Il grano duro Senatore Cappelli
I grani antichi sono varietà del passato rimaste autentiche e originali, ovvero che non hanno subito alcuna modificazione da parte dell’uomo.
Sicuramente il più noto è il Kamut, anche l’Italia ha le sue varietà da scoprire come il grano Senatore Cappelli.
Come nasce?
Il Senatore Cappelli è un grano che è stato selezionato oltre 100 anni fa.
Il marchese Raffaele Cappelli, venne nominato nel 1919 senatore dal re Umberto I, nella sua carriera di politico si occupò molto di agricoltura, tanto da essere uno dei più importanti protagonisti della “riforma agraria” durante a guerra del grano.
Decise, dall’inizio del 1900, di investire nella ricerca e sperimentazione del grano duro.
Grazie al migliore agronomo di quei tempi, il marchigiano (nato a Macerata) Nazzareno Strampelli che studiò e sperimentò per anni riuscendo ad ottenere questo grano, il cui nome viene associato a colui che aveva permesso e finanziato queste ricerche, appunto il Senatore Cappelli.
L’obiettivo di queste ricerche era quello di rendere culture cerealicole più resistenti alle malattie ed alla siccità.

La qualità
E’ un grano duro antico, forte, che consumato regolarmente, alla lunga può contrastare le intolleranze e può portare benefici a chi soffre di disturbi gastroalimentari.
L’ideale per chi non vuole mai rinunciare ad un piatto di pasta!
Grazie a svariati studi e la ricerca scientifica si è arrivati a concreti riscontri positivi.
La farina di grano duro Senatore Cappelli, è molto apprezzata per la preparazione della pasta ma anche del pane a cui conferisce un ottimo sapore.
Il grano Cappelli è ormai coltivato da poche aziende agricole, quasi esclusivamente secondo il metodo biologico, in zone collinari e incontaminate delle Marche, Toscana, Puglia e Basilicata.
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